Nel giorno di San Valentino, dove predomina il rosso, la Ferrari non poteva esimersi dal presentare la sua nuova monoposto. A Fiorano, è stato messo in piedi uno spettacolo incredibile davanti a 500 fortunati tifosi. Un evento che nella F1 moderna, fatta di unvelieng online o tramite render mascherati, si era perso. Facendo compiere un salto temporale di una quindicina d’anni, quando questa era la normalità.
I tecnici di Maranello hanno sfruttato la possibilità, concessa dal regolamento, di effettuare uno shakedown di 5 giri. Oltre a verificare che tutti i sistemi rispondessero correttamente, è stata soprattutto la prima occasione di vedere in pista la SF-23. Un omaggio ai sostenitori presenti sul posto, ma anche per coloro che hanno seguito il lancio tramite la diretta sui canali social della Scuderia.
Questa è stata la prima volta, dallo scoppio della pandemia, che la presentazione veniva effettuata nuovamente con il calore del pubblico. Tutto l’evento si è svolto all’insegna dei Tifosi, messi al centro insieme al concetto di “Famiglia Ferrari”. Una giornata molto emozionante, che rimarrà nella memoria di coloro che hanno partecipato e nella storia del Cavallino Rampante.

Photo by: Formula 1 Twitter
“Rubati” i deviatori sui flap alla Mercedes, gli specchietti all’Aston Martin ed i generatori sotto di essi all’AlphaTauri
Affrontata la parte emozionale, passiamo ora ai temi tecnici. È toccato a Charles Leclerc effettuare la prima sgambata assoluta con la nuova contender. Divertente il filmato mandato in onda, in cui si vede che la scelta è stata fatta tramite lancio della monetina. Nel pomeriggio è stato il turno di Sainz, che ha completato i suoi tre giri.
Sulla nuova Rossa, è stato traslato il concetto portante del doppio fondo e delle pance con lo scavo interno. Essendo la F1-75 un’ottima base da cui partire, è comprensibile la decisione di affinare lo sviluppo, dando un occhio anche a soluzioni innovative presenti in griglia. Come lo specchietto in stile Aston Martin AMR22 o i tre generatori di vortice, sotto di esso, di scuola AlphaTauri AT03.
Ma la soluzione “rubata” che farà più discutere, saranno senz’altro i 5 deviatori presenti sul terzo elemento dell’ala anteriore. Questa soluzione è stata copiata dalla Mercedes che, sul finire della passata stagione (ad Austin), l’aveva introdotta. O meglio portata ai box, ma mai fatta esordire perché bocciata dalla FIA. L’intenzione scaltra dei tecnici di Brackley, era quella di farli passare come ganci per tenere uniti i flap. Ma nelle verifiche, è stato ravvisato che questi elementi non avevano una funzione portante, ma bensì aerodinamica. Per questo motivo non ci fu il via libera da parte del delegato tecnico.
Muso in stile Red Bull! Rivisto l’avantreno: dall’ala ad i triangoli della sospensione
Un altro esempio di come i tecnici guidati da Binotto (è bene ricordare come sia di fatto lui il padre della SF-23) sappiano guardarsi intorno, senza aver timore di prendere spunto, è il nuovo muso. La F1-75 ne aveva uno molto particolare, a punta, che ricordava quelli utilizzati ai tempi di Schumacher. L’aggancio era posizionato sul cucchiaio del mainplain. Per questa stagione ci si è convertiti a quello di stampo Red Bull, continuando la contaminazione tra i due team come accaduto nel 2022. L’attacco, in questo caso, lo si ha sul secondo elemento e la forma è una mezzaluna squadrata.
Rimanendo in tema di avantreno, l’ala è stata caricata maggiormente. Ora l’ultimo flap presenta una corda maggiorata nella parte vicino al muso. Per poi azzerare l’incidenza man mano che ci si avvicina all’endplate (dove è stato ricavato un canale), andando sempre alla ricerca dell’outwash. E questo è testimoniato anche dalla svergolatura, verso l’esterno, presente sulla bandella laterale. Un concetto ripreso dalla W13. La diveplate è stata modificata, optando per la forma ad esse.
La sospensione anteriore è stata rivista non tanto nello schema, classico push rod, quanto nell’infulcro dei triangoli. Il braccetto anteriore-superiore è stato rialzato ed avanzato, visto che l’attacco è a bordo del telaio. Mentre quello inferiore, è stato inclinato verso il basso. In questo modo, i due elementi assolvono alla funzione di laminatori di flusso. Così da indirizzarlo, in maniera ottimale, verso il fondo ed il canale Venturi.

Photo by: Scuderia Ferrari Twitter
Pance riprofilate, ora più filanti ed eleganti. Migliorato il raffreddamento
Passando al centro vettura, le pance sono state riprofilate, andando a scavare nella parte inferiore e sotto le bocce dei radiatori. Creando, in quel punto, un canale molto spazioso, come già visto sulla AMR23. Inoltre è stato aperto uno sfogo per il raffreddamento, all’interno dei canali caratteristici della Ferrari. In questo modo è stata interrotta la griglia unica per l’evacuazione dell’aria calda, ora divisa in due elementi. La prima, composta da 5 fessure, è stata installata nella parte iniziale del canale, mentre le seconde 6 sul cofano.
Questi interventi sono mirati a ridurre il drag generato dalle “vasche”, tallone d’Achille del progetto 674, ed aumentare la velocità di punta. Oltre a diminuire il peso. Così da sfruttare delle zavorre per raggiungere quello minimo di 798 kg e migliorare il bilanciamento. Il tutto, è stato reso possibile anche grazie ad una riduzione delle masse radianti.
La bocca dei radiatori mantiene la stessa forma della passata stagione, ma è stata rivista. Portando la sezione alla larghezza massima consentita, in base alla dimensione delle pance. Mentre, per quanto riguarda il bargeboard, rimane quello utilizzato dal GP di Francia.

Photo by: Scuderia Ferrari Twitter
Apportati vari interventi di micro aerodinamica ed applicati ulteriori tiranti
Da segnalare altri tre interventi di micro aerodinamica, oltre a quelli già citati nell’area degli specchietti. Il primo riguarda il ritorno del deviatore di flusso sopra l’halo, abbandonato nel 2019. Il secondo è l’allargamento delle “corna” ai lati dell’airbox, ora praticamente identiche a quelle della McLaren dei primi anni 2000. L’ultimo, quello più particolare, vede l’introduzione di due “baffi” ad elle dietro la testa del pilota.
Nella parte posteriore, sono stati applicati due tiranti al diffusore, agganciandoli alla struttura deformabile del cambio. Mentre quelli sul fondo sono rimasti, ma ridotti nelle dimensioni. E sono stati posizionati tra il gomito del diffusore ed il marciapiede del fondo.

Photo by: Scuderia Ferrari Twitter
Livrea dimagrante e più aggressiva. Torna l’apprezzata scritta “Ferrari” sull’ala posteriore
Per quanto riguarda la livrea, varie parti sono state lasciate con il carbonio a vista, in modo da risparmiare qualche grammo. È il caso della griglia di raffreddamento più piccola, della pinna del cofano e di una parte della pancia. Quest’ultima a richiamare il motivo presente sull’abbigliamento ufficiale. In quest’ottica, è stata modificata anche la tonalità di rosso, tornando ad un rosso opaco.
I numeri sono bianchi, così come la scritta “Ferrari” sull’ala posteriore. Un tocco di classe, che fa il suo ritorno dopo il successo riscosso a Monza.
E’ arrivata l’ora di interrompere il digiuno!
Analizzata la vettura, la domanda che si pone il mondo intero è: questi affinamenti renderanno la SF-23 da mondiale? È un quesito la cui risposta ci sarà fornita solamente fra diversi giorni. Ma da quanto visto, Binotto non ha lasciato nulla al caso. Lo sviluppo portato avanti è andato nella direzione di correggere i difetti di un’ottima base di partenza.
Sappiamo tutti che la competitività passerà dall’affidabilità del motore e, quindi, la possibilità di sprigionare tutti i cavalli. Unito al fatto di prendere le decisioni giuste nel momento opportuno. Ma in questo senso Vasseur sarà una garanzia, grazie alla sua esperienza. Senza dimenticare lo sviluppo nel corso della stagione, altro anello debole delle passate stagioni in cui la Ferrari si è giocata il titolo.
Gli ingredienti, per vivere una stagione da protagonisti fino in fondo, sembrano esserci tutti. L’auspicio è che si possa finalmente riportare il mondiale a Maranello, interrompendo un digiuno che dura da troppo tempo.

Photo by: Scuderia Ferrari Twitter