Posizione Finale | Pilota | 1° Stint | 2° Stint | 3° Stint |
4° | Leclerc | 27.945 S | 22.760 (M) | 21.576 S |
6° | Ricciardo | 28.808 S | 23.234 (M) | 22.447 S |
7° | Sainz | 29.646 S | 23.284 (M) | 22.422 S |
8° | Norris | 29.494 S | 23.938 (M) | 22.829 S |
9° | Ocon | 29.412 S | 24.499 (M) | —– |
10° | Gasly | 31.095 S | 24.172 (M) | 22.948 (S) |
11° | Stroll | 29.825 (S) | 24.325 (M) | 23.844 S |
13° | Vettel | 30.194 (S) | 24.231 (M) | 23.907 S |
17° | Alonso | 30.175 S | 24.613 (M) | 21.996 S |
Ferrari


La Rossa di Maranello conferma la sua crescita superando a pieni voti anche l’esame Barcellona e soprattutto terzo settore del Circuit di Catalunya. La Ferrari nel settore che negli ultimi anni è stato un vero e proprio inferno per gli ingegneri, forse complice anche la modifica al layout, è risultata essere velocissima e spesso al livello addirittura di Mercedes e Red Bull, se non meglio. Il passo avuto da Leclerc per tutta la gara che si è giocato il podio, dovendosi arrendere al ritorno di Bottas negli ultimi giri, è emblematico del fatto che al momento sembra essere la monoposto che ha un qualcosa in più nella lotta a centrocampo, perché è stata l’unica a rimanere costantemente al vertice delle prestazioni di questo gruppo.
Purtroppo per Sainz la partenza ha invece un po’ compromesso la sua gara, visto che si è ritrovato nel traffico senza poter esprimere il suo reale valore e quello della monoposto.
McLaren


Senza dubbio la McLaren è stata la delusione del weekend. Dopo le prime tre gare brillanti a dettare legge nel midfield con uno strepitoso Norris, in questo weekend la Papaya ha sofferto moltissimo come prestazione rispetto alla diretta concorrente italiana. Infatti le difficoltà sono iniziate già al sabato con una brutta qualifica per Norris ed una discreta, ancora una volta a battere il compagno, per Ricciardo (4-0 per l’australiano in qualifica). Purtroppo il passo non si è rivelato molto superiore a quello degli altri e questo ha fatto si che, in una pista dove sorpassare è difficile se non si ha un ampio divario, Norris è rimasto nel traffico, mentre Daniel Ric ha dimostrato le difficoltà patite dal team di Woking a Barcellona.
Per buona parte della gara l’australiano è stato con aria libera ma non riuscendo ad incidere nei vari run e girando leggermente più lento di Sainz, che per poco non gli finiva davanti, a dimostrazione del fatto che la Ferrari ne avesse di più. Probabilmente gli importanti sviluppi portati in Catalogna devono essere compresi meglio e messi appunto, visto che anche loro, come altri team, si sono convertiti al fondo con il taglio a Z.
AlphaTauri


Il team di Faenza a questo punto inizia a diventare un po’ un mistero. Dopo una partenza promettente sembra sia stata persa la via. Per Tsunoda niente da fare, dopo una deludente qualifica è arrivato presto il ritiro per un guasto meccanico. Gasly, invece, dopo una qualifica amara dietro le Aston Martin ed aver commesso un grave errore nel posizionamento in partenza ed aver preso la penalità, è riuscito a rimontare ed agguantare un punto grazie alla 10° piazza. Anzi ci fosse stato un altro giro sarebbe arrivato sicuramente 9°, visto che ha terminato a due decimi da Ocon. Ma come detto le prestazioni sembrano essersi plafonate, così Alpine, soprattutto, ed anche Aston Martin sembrano che stiano pian piano arrivando.
Nei frangenti iniziali, quando Gasly era dietro Vettel, sembrava averne oggettivamente di più, ma non è riuscito mai a completare il sorpasso. Nel secondo stint invece il sorpasso è andato a buon fine sul Campione tedesco, il quale però gliel’ha restituito prontamente al giro successivo. Il team questa volta, dopo vari errori di strategia nelle prime gare, è riuscito a non commetterne ed agevolando la risalita grazie ad una gomma più fresca e grazie ad un ritmo leggermente superiore rispetto ai diretti rivali, ma la distanza da Ferrari e McLaren sembra essere aumentata.
Alpine


Per i francesi, dopo un sabato d’applausi con un Ocon nuovamente in grande spolvero (5° in qualifica) ed un Alonso rientrato in top ten nuovamente dopo la prima qualifica, oggettivamente era lecito aspettarsi un ritmo migliore, visto quanto di buon aveva fatto l’Alpine solo pochi giorni prima in Algarve. Invece in gara la prestazione non è stata esaltante, complice anche una strategia ad una sosta da rivedere che ha premiato solo Ocon con un 9° posto ma veramente di pochissimo, perché ha rischiato seriamente che Gasly con gomme fresce lo sopravanzasse. Mentre Alonso (17° al termine) è stato richiamato ai box negli ultimissimi giri, abbastanza inspiegabilmente, una volta che è stato sfilato dal resto del gruppo e perso la top ten definitivamente, visto che stavano provando ad effettuare anche con lui una sola sosta.
Ma aldilà della strategia, l’Alpine in gara è stata più lenta anche dell’Aston Martin. Infatti sia Ocon, che ad inizio gara ha usufruito del fatto di essere partito più avanti ma con il passare dei giri ha iniziato a perdere su quelli dietro di lui tempo e posizioni, che Alonso, passato prima da Stroll e poi incalzato per tutto il primo stint da Vettel che ne aveva nettamente più di lui, non hanno avuto per niente un ritmo brillante, facendo un passo indietro rispetto alla prestazione offerta in Portogallo. Vedremo se riusciranno a ritrovare smalto nelle prossime gare, o quello dell’Algarve era solo un fuoco di paglia.
Aston Martin


Se dal lato prestazionale per il team di Silverstone c’è stato un piccolo step in avanti a Barcellona, sul lato strategie ancora non ci siamo per niente. Entrambi i piloti hanno dimostrato che andare a punti sarebbe stato fattibile, se la strategia, senza senso, non avesse annullato le speranze di entrambi. Il secondo pit stop così anticipato con tutti e due i piloti, per montargli gomma soft dopo che si erano fermati appena 10 giri prima per montare le medie, è un qualcosa di veramente inspiegabile.
Ad aggravare la situazione c’è stato il primo errore commesso al pit di Vettel (4 gare su 4, un po’ troppo) che gli ha fatto perdere 2 secondi secchi su Alonso, ed un errore di valutazione del traffico nel secondo, sempre ai danni di Seb, che è stato ributtato fuori dietro Raikkonen, il quale aveva montato le soft qualche giro prima dopo un primo stint sulle medie da 40 giri, e facendo terminare la corsa del tedesco in quel frangente, dietro al suo ex compagno di squadra, visto che poi non è riuscito a superarlo avendo lo stesso identico passo, oltre a bruciare le gomme rimanendo negli scariche dell’Alfa Romeo.
Nel complesso della gara Vettel, sempre più a suo agio, si è visto che ne avesse di più di Stroll prima ed Alonso poi, come testimoniano anche i dati, ma la qualifica in questo ha giocato un ruolo fondamentale. Fosse riuscito a sopravanzare il suo compagno al primo giro sarebbe stata tutta un’altra gara per lui, ma invece il traffico trovato nelle varie fasi, unito agli errori del team, hanno fatto sì che la sua gara fosse compromessa già nelle prime fasi. Per Stroll, dopo il bellissimo sorpasso all’esterno di curva 3 su Alonso alla ripartenza della SC, la gara gli è stata rovinata da quella sosta anticipata, visto che non si è potuto difendere adeguatamente al ritorno di Gasly nel finale, dopo che aveva appena agguantato la P10.
Finalmente qualche segnale positivo dall’AM inizia a vedersi, vedremo se riusciranno a ricucire il gap con il resto del midifeld e limitare finalmente gli errori strategia.