Formula 1 | Confronto Passi Gara del Midfield GP di Francia 2021

Twitter
Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Nicola Sigismondi

Nicola Sigismondi

La prima gara della tripletta di giugno è stata archiviata. Andiamo a vedere quali sono stati i riscontri offertici dai team del midfield sull’asfalto del Paul Ricard, pur avendo vissuto una gara non molto esaltante dal punto di vista dello spettacolo, ma fatta soprattutto di ritmo.
Posizione FinalePilota1° Stint2° Stint  3° Stint
Norris40.747 M38.507 (H)—–
Ricciardo40.932 M39.309 (H)—–
Gasly40.956 M39.274 (H)—–
Alonso41.372 M39.036 (H)—–
Vettel40.603 (H)37.964 M—–
10°Stroll40.815 (H)38.535 (M)—–
11°Sainz40.951 M39.947 (H)—–
13°Tsunoda41.404 (M)39.950 (H)—–
14°Ocon41.429 (H)39.344 M—–
16°Leclerc40.905 M40.337 (H)39.318 M
Legenda: (S), (M), (H) = gomma nuova;  S, M, H = gomma usata;

McLaren

previous arrow
next arrow
 

Per il team di Woking weekend da bottino pieno, considerando il fatto che nei primi 4 posto sono arrivate le coppie di Red Bull e Mercedes.

Finalmente anche Daniel Ricciardo è riuscito a dare il suo contributo. Però, dopo una prima parte di gara abbastanza positiva dove è riuscito a restare avanti al compagno Norris, ed i tempi testimoniano che il passo tra i due (entrambi con media usata ad inizio gara) è stato praticamente identico con un leggero vantaggio a favore dell’inglese, le cose sono peggiorate di molto nel secondo stint con la hard. Infatti l’australiano, anticipando leggermente la sosta rispetto al suo compagno, ha perso completamente il buon passo dimostrato nel primo run, a differenza di Norris che è stato molto più rapido fin dai primi giri con la nuova gomma.

Mentre Ricciardo girava in 40 basso/39 alto uscito dai box (passo del 39 che manterrà per tutto l’arco del run facendo molto fatica a scendere sul 38, cosa che farà solo nelle tornate finali), il talento inglese si è messo subito sul passo del 38 medio/basso che è riuscito a tenere in maniera costante per tutta la durata dello stint, per poi scendere a fine gara anche sul 37 e far registrare il proprio miglior parziale al penultimo giro, e questo inevitabilmente è costato il sorpasso di Norris su Ricciardo.

A livello di risultato, come detto in precedenza, il weekend è stato perfetto, visto che il team Papaya ha riconquistato la terza posizione nel costruttori approfittando dell’incredibile tonfo della Ferrari. Ma a livello di performance in gara la MCL35M non è risultata, nuovamente, la migliore.

C’è ancora del lavoro da fare, perché la concorrenza di un altro team inglese inizia a farsi sempre più ingombrante.

Ferrari

previous arrow
next arrow
 

Solo una parola può esprimere al meglio la prestazione offerta dalla Rossa di Maranello al Paul Ricard: imbarazzante.

Per i tecnici Ferrari questo è stato un pessimo risveglio dopo mesi in cui i segnali di risalita erano stati molti e la SF21 sembrava la monoposto con le prestazioni più bilanciate tra qualifica e gara nel midfield, rispetto ad altre vetture. Certamente il tracciato di Le Castellet, negli ultimi anni, non è mai stato favorevole al Cavallino Rampante, ma non ci si può nascondere dietro ad un dito, perché la difficoltà nella gestione delle gomme la si era avvertita già a Baku, nonostante la pole al sabato.

Ancora una volta le qualifiche per entrambe le SF21 sono state buone, con Sainz che l’ha spuntata su Leclerc, ma ancora non sapevano l’incubo che li avrebbe aspettati in gara. Se nel primo stint con la media usata entrambi giravano in maniera identica (questo è testimoniato anche dal passo medio avuto dai due piloti), ed abbastanza simili alla McLaren, il tracollo c’è stato nel secondo run con la hard, dove dal team di Woking, di fatto, prendevano con Leclerc (che girava sul 40) addirittura 2 secondi a giro da Norris e con Sainz solo 1.

Infatti lo spagnolo, perdendo posizioni e tempo ad ogni giro, è arrivato al termine della gara con la hard con un passo (lentissimo) costantemente sul 39, quando abbiamo visto che la McLaren, sempre con il numero 4, girava sul 37 a fine gara. Mentre per Leclerc è arrivata la seconda sosta per montare una media usata, ma la musica per lui non è cambiata più di tanto.

In casa Ferrari dovranno riflettere ed analizzare cosa non è andato bene, una frase che è diventata un leitmotiv dalle parti Maranello negli ultimi anni, e visti i risultati qualcuno alcune domande se le pone anche. Forse la causa deriva dalle nuove pressioni oppure il fatto che la pista fosse green a causa della pioggia caduta la mattina del gp, o semplicemente ora che, più o meno tutti hanno trovato la quadra dei loro progetti, la SF21 sta tornando al suo posto e mostra i suoi reali limiti, non dimenticandoci da quale monoposto derivi questa vettura.

AlphaTauri

previous arrow
next arrow
 

Come sempre in casa AlphaTauri a portare i punti la domenica è Gasly, visto che al sabato Tsunoda ha commesso un errore molto simile a quello di Imola mettendo a muro la AT02 al primissimo tentativo in qualifica, questa volta addirittura in curva 1. Ovviamente questo ha costretto il rookie giapponese ad una rimonta da fondo gruppo (partendo dalla pit lane), ma sfortunatamente per lui il passo, nei due stint, si è rivelato al di sotto di quello mostrato dal suo compagno.

Per il francese il ritmo nel primo stint con le medie è stato leggermente più lento di quello di Ricciardo, è questo gli è costato la posizione non solo con l’australiano, ma anche con Norris che è stato quasi 2 decimi più veloce di entrambi. Nel secondo stint con le hard, il run si è rivelato poco più rapido rispetto a quello del numero 3, tant’è che a fine gara gli è arrivato veramente vicino, ma probabilmente gli è mancato un giro per sorpassarlo.

La macchina sembra essere, con il passare dei weekend, un po’ sotto ai rivali più vicini, ed a Faenza dovranno sperare che Tsunoda non commetta più errori del genere il sabato, compromettendo la gara. Ma dovrà cercare di dar manforte a Gasly (finora pressochè perfetto in questa stagione, anzi delle volte ha raggiunto risultati anche oltre le aspettative) ed al team in questa lotta a centrocampo.

Perché nonostante un piccolo riallungo sull’Aston Martin in chiave 5° posto al termine del weekend, il trend ci dice che il team di Silverstone potrebbe effettuare il sorpasso nel costruttori nel giro di poche gare.

Alpine

previous arrow
next arrow
 

Per il team padrone di casa weekend abbastanza discreto, soprattutto con Alonso, mentre il beniamino di casa che aveva ufficializzato il rinnovo proprio pochi giorni prima dell’avvio del weekend francese, ha avuto un fine settimana abbastanza sottotono, sempre dietro al suo compagno di squadra.

L’asturiano ha affrontato un primo stint abbastanza difficile, come testimonia il peggior passo ottenuto con la gomma media in avvio di gara rispetto ad alcuni suoi colleghi. Infatti è andato abbastanza presto in crisi con gli pneumatici, perdendo tempo e diverse posizioni, e questo l’ha costretto ad una sosta abbastanza anticipata.

Nello stint con le hard le cose sono nettamente migliorate, facendo registrare il terzo miglior passo con questa tipologia di gomme, anche se è stato un run abbastanza altalenante tra il 38 ed il 39, con tre tornate anche in 37 alto, e questo gli hanno permesso di recuperare posizioni e terreno perso nella prima parte di gara.

Per Ocon invece, partito con la hard, visto che il sabato era finito fuori dalla top ten, il primo stint si è rivelato molto incostante tra il 40 ed il 41, girando peggio di Alonso, mediamente, di un decimo con la gomma che si è rivelata essere quella giusta da gara. Questo riscontro così simile tra i due piloti nella prima parte di gara, fa propendere per una difficoltà a girare con un alto carico di carburante da parte della A521.

Cambiate le gomme e passate alle medie, le cose non sono migliorate, anzi tutt’altro. Dopo i primi giri effettuati in 38 alto, la prestazione è andata via via peggiorando, stabilizzandosi sul 39 basso. Alla fine di tutto per Ocon è stato una gara molto complicata ed incolore.

L’Alpine continua a dimostrare buone cose al sabato in qualifica, faticando molto la domenica, dove è molto incostante come prestazioni, e di miglioramenti, rispetto alla concorrenza, se ne vedono pochi.

Aston Martin

previous arrow
next arrow
 

Per il secondo GP di fila ad ottenere le migliori prestazioni in gara, in entrambi gli stint, è stata l’Aston Martin con Sebastian Vettel.

Come detto nelle scorse volte, l’adattamento del Campione tedesco alla sua nuova monoposto è giunto ormai alla conclusione, ed unito al fatto che la AMR21 continua la sua costante crescita ad ogni fine settimana in cui scende in pista, l’insieme di questi fattori determinano le ottime performance che la macchina è ora in grado di esprimere e che ormai vediamo da Barcellona, dove questa crescita si è iniziata a palesare in maniera consistente.

L’unico punto debole della vettura del team di Silverstone, al momento, è la qualifica. Se riescono a migliorare anche sotto questo punto di vista, diventerà la macchina da battere nel midfield, perché sul passo gara è veramente imprendibile. E questa considerazione è confermata dal fatto che anche la prestazione di Stroll si avvicina moltissimo a quella del suo illustre compagno di squadra (2/3 decimi è il divario tra i due), sintomo che la vettura è veramente performante con entrambi e non solo con un pilota.

Vettel, partito 12° con la mescola hard, ha compiuto un primo stint veramente impressionante sia per la costanza di rendimento che per la durata Infatti sono stati ben 37 i giri percorsi dal tedesco con questa gomma, la quasi totalità sul 40, per poi scendere sul 39 poco prima di rientrare ai box.

Piccola curiosità: durante le prime fasi di gara è riuscito sempre a rimanere a contatto con Norris che gli stava davanti, sintomo che ne aveva di più dell’inglese. Una volta avuta strada libera ha potuto dimostrare il suo reale andamento che alla fine è stato di un decimo quasi e mezzo più veloce di quello di Norris, che era partito con la media.

Montata la media usata, nel secondo stint ha sfoderato un passo sul 37 medio-alto, girando dal 1 ai 3 secondi più veloce rispetto agli avversari, timbrando il suo giro più veloce (4° assoluto a circa 1 secondo da quello di Verstappen) alla penultima tornata, riuscendo così a riagganciare il terzetto che lo precedeva, composto da Ricciardo-Gasly-Alonso, proprio sullo sventolare della bandiera a scacchi.

Peccato perché alla fine, in base alla prestazione dimostrata, poteva tranquillamente terminare in 6° posizione (invece della 9°), ma ha patito della sfortuna che gli è costata all’incirca 5 secondi. Infatti una folata di vento sul finire del primo stint (3 secondi) prima, e per un errore dei meccanici durante il pit (quasi 2 secondi) poi, gli hanno fatto perdere del tempo prezioso.

Da Stroll, dopo aver patito un’altra esclusione in Q1 questa volta per colpa dei track limits che gli hanno cancellato il tempo ottenuto e l’incidente di Schumacher che ha fatto terminare anzitempo la sessione non dandogli modo di riprovare, è arrivata un’altra rimonta poderosa, dopo quella che stava maturando a Baku prima dello scoppio della gomma. Infatti il suo primo run (anche lui con la hard) è stato quasi a livello di quello del suo compagno, calcolando anche che, a differenza del tedesco, lui ha dovuto compiere dei sorpassi.

Al termine dello stint è risultato 2 decimi più lento di quello di Seb. Nonostante 5 giri sul 37 alto come la gemella del box affianco, il suo passo con le gialle si è rivelato più lento di 6 decimi, ma comunque a pari livello di quello di Norris in questa fase di gara, anche se con una mescola di vantaggio. Questo ritmo così più “lento” potrebbe essere dovuto al fatto che, raggiunto lo splendido risultato della P10 dopo essere partito P19, abbiano deciso di abbassare la potenza del motore.

Come detto in precedenza, l’Aston Martin si rivela la monoposto da battere in gara (nonostante le variazioni alle pressioni, la prestazione è rimasta tale in Francia), con un tallone d’Achille da sistemare. Ma una volta risolto, sarà difficile per la concorrenza mettergli le ruote davanti

Articoli Popolari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *