La temperatura nel venerdì del Le Castellet, come da previsione, è stata altissima. Ancor di più quella dell’asfalto, che ha superato i 50°C. Creando non pochi problemi nello sfruttare al meglio la gomma soft (la C4 per questo evento), su un tracciato che già di per sé richiede molto agli pneumatici. Specie nell’ultimo settore, dove lo stress è maggiore.
Tutta questa situazione, ha dato vita ad una serie di prove, attuate dai team, sul corretto giro di uscita e di cooldown. Da quello che si è registrato nel pomeriggio, la C4 ha un solo crono buono. Dopodiché inizia a subentrare un crollo di prestazione, dovuto al degrado termico.
Inoltre, diverse squadre sono state alle prese con la correlazione dati. Per consentire ad i tecnici di validare i propri aggiornamenti. Tra questi troviamo AlphaTauri, McLaren, Williams e Red Bull. Le ultime due, però, erano alle prese con l’approfondimento e la verifica degli upgrade fatti esordire a Silverstone. Questo lavoro non è stato possibile effettuarlo né in Inghilterra e né in Austria. A causa della pioggia nel primo caso e per la sprint nel secondo.
Andiamo ora a vedere cosa ci ha detto il cronometro nei tre settori. E cosa, indicativamente, ci dovremmo aspettare per la qualifica del pomeriggio. Al netto delle modifiche operate dalle squadre in nottata e quelle successive all’ultimo turno di libere.
1° Settore
Pos | Team | Tempo | Pilota |
1° | Ferrari | 23.186 | Leclerc |
2° | McLaren | 23.327 | Norris |
3° | Red Bull | 23.457 | Verstappen |
4° | Mercedes | 23.489 | Hamilton |
5° | Haas | 23.572 | Magnussen |
6° | AlphaTauri | 23.582 | Gasly |
7° | Alfa Romeo | 23.657 | Bottas |
8° | Alpine | 23.675 | Alonso |
9° | Aston Martin | 23.748 | Stroll |
10° | Williams | 23.849 | Albon |
Il primo è un settore dove si apprezzano le qualità nei cambi di direzione e di trazione. Quindi tutta la meccanica di una monoposto. Viste le due chicane presenti in questo tratto. La prima (preceduta dal rettilineo principale) subito in curva 1-2 e la seconda (curve 3-4) segue l’allungo che separa le due esse.
La Ferrari in questo tratto fa letteralmente il vuoto, sfruttando la miglior trazione della F1-75 sui concorrenti. Oltre ad un anteriore solido, che segue gli input del piloti. Ad inseguirla non troviamo la Red Bull, ma bensì la Papaya staccata di circa un decimo e mezzo.
A quasi tre decimi dalla Rossa, si piazza la RB18. Una monoposto che, ha detta dello stesso Verstappen, ha un avantreno debole e con tanto sottosterzo in curva. Dietro i primi tre, si fa spazio la Mercedes. La W13 è staccata di pochi millesimi dalla vettura di Milton Keynes.
Alle spalle della Stella, si apre un gruppone di mischia. Trovando ben 6 monoposto racchiuse in appena 3 decimi. In testa a questo gruppone troviamo Haas ed AlphaTauri (praticamente il medesimo tempo), con la scuderia di Faenza che sembra aver ritrovato la competitività con il nuovo pacchetto.
Alfa Romeo ed Alpine sono staccate di quasi un decimo dal duo precedente. Chiudono in fondo a questo settore, separate da un decimo, quelle che sono le macchine peggiori al momento: Aston Martin e Williams.
2° Settore
Pos | Team | Tempo | Pilota |
1° | Red Bull | 28.355 | Verstappen |
2° | Ferrari | 28.358 | Sainz |
3° | Mercedes | 28.465 | Russell |
4° | McLaren | 28.573 | Norris |
5° | Haas | 28.699 | Magnussen |
6° | Aston Martin | 28.714 | Vettel |
7° | AlphaTauri | 28.716 | Gasly |
8° | Alfa Romeo | 28.776 | Bottas |
9° | Alpine | 28.835 | Alonso |
10° | Williams | 28.894 | Albon |
Il secondo settore è quello dove contano le velocità massime, visto che è presente il rettilineo del Mistral. Quindi potenza motore ed efficienza aerodinamica la fanno da padrone.
Ma nonostante questo, presenta alcune curve che possono fare la differenza sul tempo finale. La virata di curva 6, che immette di fatto sul rettilineo, viene dopo un tratto lento. Per questo motivo è importante non avere sottosterzo, andando presto sul gas per ottenere un’ottima uscita.
L’altro snodo fondamentale è la Chicane Nord, curve 8-9. Anche qui è importante come si esce, più che come si entra. Perché è fondamentale possedere un ottimo abbrivio sul rettilineo che porta alle curve Signes e Bousset.
Nel settore Red Bull, la Ferrari è incollata
Il secondo parziale doveva rivelarsi settore Red Bull, dove la RB18 avrebbe fatto la differenza. Ma lo è solo per pochissimi millesimi. Infatti la Ferrari, di fatto, pareggia il tempo con una mappatura bassa. Questo mette in allarme il team del campione del mondo, che fatica nei tratti guidati, per la lotta alla pole.
La Mercedes è staccata di un decimo dal duo di testa, denotando del drag. Ma in maniera minore rispetto a Baku. E su questo gioca molto l’aver risolto il porpoising in rettilineo, che permette altezze minori. Un altro team che nell’ultimo settore dell’Azerbaijan, od in generale sugli allunghi, faceva fatica insieme alla W13 era la McLaren.
La MCL36 sembra aver risolto il problema di drag e di mancanza di velocità di punta con l’importante upgrade del Le Castellet. Alle spalle dei team inglesi, troviamo Haas, Aston Martin ed AlphaTauri. Per le tre vetture si conferma una buona dote di efficienza e minore drag, rispetto ad altre vetture del centrocampo.
Specialmente la AMR22 sembra trovarsi a proprio agio su questo terreno. Essendo l’unico settore in cui si è dimostrata competitiva sul tracciato francese. Per questo bisognerà tenerla d’occhio per un eventuale exploit a Monza, visto la natura stop and go dello Stradale, ed in altri tracciati dove conta il grip meccanico.
Sorprendentemente troviamo in fondo Alfa Romeo ed Alpine, due vetture che hanno sempre fatto dell’efficienza un’arma. In particolar modo la vettura transalpina, se si ricorda la performance sui rettilinei di Baku o del Canada. Chiude la Williams, che praticamente firma il medesimo tempo della A522.
3° Settore
Pos | Team | Tempo | Pilota |
1° | Ferrari | 40.959 | Sainz |
2° | Red Bull | 41.207 | Verstappen |
3° | Mercedes | 41.311 | Hamilton |
4° | AlphaTauri | 41.540 | AlphaTauri |
5° | Alfa Romeo | 41.644 | Bottas |
6° | Haas | 41.657 | Magnussen |
7° | McLaren | 41.672 | Ricciardo |
8° | Alpine | 41.749 | Alonso |
9° | Aston Martin | 41.802 | Vettel |
10° | Williams | 41.910 | Albon |
L’ultimo tratto è quello più tecnico e più lungo, dove si fa il tempo al Paul Ricard. Qui è fondamentale avere un ottimo bilanciamento aerodinamico ed un anteriore solido, per richiamare la macchina nei lunghi curvoni in appoggio. Oltre al doverci arrivare con le gomme ancora nella finestra corretta, specie l’anteriore sinistra. Che è quella più sollecitata, in assoluto, sul tracciato francese.
A differenza del secondo, il terzo tratto ha mantenuto le aspettative della vigilia con una Ferrari imbattibile. Che ha rifilato altri due decimi e mezzo alla Red Bull. In questo settore i due piloti della Rossa, i quali hanno fatto registrare un tempo pressoché identico, sono stati gli unici a scendere sotto il 41. Mentre la Mercedes ha mantenuto il fiato sul collo della RB18, staccata nuovamente di un solo decimo.
A conferma della bontà del pacchetto portato in Francia, troviamo un’AlphaTauri a capo del centrocampo. In un settore in cui fino alla gara scorsa faceva fatica. Segno che è stato trovato quel carico aerodinamico mancante, di cui Gasly e Tsunoda si sono lamentati e che auspicavano. Proiettando l’AT03 nuovamente nella parte alta del midfield.
Staccati di poco più di un decimo, troviamo un terzetto formato dai due motorizzati Ferrari (Alfa Romeo ed Haas) insieme alla McLaren. Alle loro spalle troviamo Alpine ed Aston Martin. Due team che fanno fatica sui curvoni lunghi e veloci da inizio anno. Chiude, staccata di un decimo dalla AMR22, la Williams.
Leclerc in vantaggio per la pole, Verstappen di rincorsa. Mercedes in agguato
Dopo le prime due sessioni di libere, la Ferrari conferma il brillante stato di forma degli ultimi due appuntamenti. Anche grazie al nuovo pacchetto comprendente un nuovo ingresso dei canali Venturi, una rivisitazione dei flussi nel sottoscocca ed un diffusore aggiornato per lavorare in sinergia con il nuovo fondo.
Inoltre la strapotere dimostrato nell’ultimo settore ed il rimanere appaiati alla Red Bull nel secondo, con un mappatura più tranquilla, rendono Leclerc favorito per la pole. Mentre Verstappen deve fare i conti con una RB18 molto sottosterzante per i suoi gusti.
Il team di Milton Keynes dovrà aver fatto un super lavoro in nottata, per consentire al campione del mondo di lottare per la pole. Altrimenti bisognerà guardarsi le spalle da una Mercedes non distante, che potrebbe giocare un brutto tiromancino all’olandese.
Lotta serrata a centrogruppo
Per ciò che riguarda la lotta al centrocampo, come sempre, sarà serrata. Ed i particolari faranno la differenza. Al momento McLaren sembra avere un quid in più rispetto ai rivali. Ma AlphaTauri è in zona, grazie al gran passo in avanti fatto con i nuovi pezzi. Ed anche la Haas non è lontana. Inoltre ci si aspetta il consueto ritorno del sabato di Alfa Romeo ed Alpine.
La Williams è vero che è ultima nelle prestazioni, ma in mattinata aveva espresso un potenziale maggiore. Quindi non è da escludere un colpo di coda di Albon. Chi rischia la quarta eliminazione consecutiva in Q1 con entrambi i piloti, è senza dubbio l’Aston Martin.
La verdona non ha mostrato performance sul giro secco, come accade ormai da parecchio tempo. Dando al sensazione di essere l’ultima vettura in griglia. E non deve ingannare la posizione delle libere. Perché solitamente è il team che migliora di meno al sabato, in confronto ai rivali diretti.
Si preannuncia un’ennesima sfida emozionante sul giro secco, non resta che godercela sotto il sole cocente della Provenza.
