Formula 1 | Simulazioni Gara del Midfield GP di Spagna 2021

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Nicola Sigismondi

Nicola Sigismondi

Terminata la prima giornata di libere al Montmelò, andiamo a scoprire insieme quali sono stati i primissimi verdetti, e cosa ci potrebbe aspettare per il proseguo del weekend.
Pilota1° Stint2° Stint
Norris24.164 S23.675 M
Ricciardo24.500 S—–
Leclerc23.230 S23.352 M
Sainz24.207 S—–
Ocon24.023 M—–
Alonso23.985 S—–
Gasly23.999 S—–
Tsunoda24.175 S24.127 M
Vettel24.634 M—–
Stroll24.622 M—–
*Legenda: (S) = soft nuova; S = soft usata; (M) = media nuova; M = media usata; (H) = hard nuova; H = hard usata

McLaren

Norris

Per Norris, dopo un paio di giri con le soft (altissimi se paragonati a quelli di Leclerc con la stessa mescola e per lo stesso numero di giri), è stato tempo subito di provare le medie per qualche giro. Un inizio di stint sul 24 basso, per poi scendere progressivamente sul 23 alto e sul finire andare a girare anche sul 23 basso, eguagliando ciò che ha fatto il suo principale rivale della Ferrari.

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Ricciardo

L’australiano è stato impegnato in un long run esclusivamente con le rosse. Non particolarmente brillante se lo andiamo a paragonare con quello dei padroni di casa, Sainz ed Alonso, e di Gasly (lasciando perdere i due giri fatti segnare sia da Norris che Leclerc troppo pochi da essere presi come paragone) che hanno inanellato molti passaggi con questa mescola. Nonostante questo la prestazione è andata a migliorare giro dopo giro, segno che non ci sono particolari problemi con l’usura ed il degrado delle gomme.

Stint con soft

Ferrari

Leclerc

Il monegasco è stato velocissimo in quei due passaggi con le soft, riuscendo anche a scendere sotto il 23, sul 22.9. Molto più indicativo il passo con le gialle, con le quali la Rossa aveva faticato solo pochi giorni fa, visto che la mescola è la medesima del Portogallo. Passo veramente interessante sul 23 medio-basso e risultando il più veloce con le M tra tutti i team di centrocampo.

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Sainz

Quello di Sainz con le soft, se paragonato al suo connazionale Alonso, è stato un passo molto costante sul 24 basso sì, ma più lento. Inoltre non è riuscito neanche minimamente ad avvicinarsi alle sparate fatte da Leclerc, ma più vicino ai due giri di Norris, segno che forse il monegasco fosse con una mappa abbastanza spinta in quei due giri.

Stint con soft

Alpine

Ocon

Il passo del francese sembra essere molto competitivo, vicino a quello dei due team al top nel midfield, soprattutto in comparazione con i due piloti, Ricciardo e Sainz, che hanno usato una sola mescola per la simulazione gara, anche se soft. Ocon ha girato inizialmente sul 24 basso, per poi scendere sul 23 alto e sul finale passare sul 23 basso.

Stint con medie

Alonso

Lo spagnolo ha sorpreso un po’ tutti per il passo che è riuscito a tenere, soprattutto ad inizio stint, con le soft. E’ stato velocissimo sul 23 basso, e per un paio di decimi non ci è scappato anche un 22 alto, come fatto registrare da Leclerc. Il problema è stato che, sul finire di stint, i tempi si sono alzati terribilmente di un secondo, andando sul quel 24 basso tenuto anche da Sainz, Ricciardo e Gasly nelle loro simulazioni con la stessa mescola. Nasce spontanea la domanda con quale mappa stesse girando oppure se le gomme siano andate in crisi, questo lo sanno solo i tecnici transalpini.

Stint con soft

AlphaTauri

Gasly

Per Pierre il lavoro si è basato esclusivamente con la sola S, portando a termine uno stint molto interessante perché è stato un martello sul 24.1/23 alto. Se andiamo a valutare la costanza e la regolarità nel passo, il francesino della scuderia di Faenza è stato il migliore con la soft, meglio anche dell’asturiano dell’Alpine, che ha si fatto registrare giri più veloci, ma alla fine ha alzato i suoi tempi di molto.

Stint con soft

Tsunoda

Il rookie giapponese partito con le soft, togliendo un paio di giri sul 24 alto, alla fine ha fatto registrare gli stessi tempi del compagno di squadra, segno che è in ripresa dopo un weekend difficile in Portogallo. Alla fine è passato sulle M, ma i giri sono poco valutabili visto che sono gli stessi fatti registrare con la soft ad inizio simulazione gara, complice anche il traffico incontrato.

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Aston Martin

Vettel

Per il 4 volte iridato tedesco, a cui è toccato lavorare esclusivamente con le M come fatto anche dal suo teammate, passo abbastanza irregolare inizialmente, complice anche il traffico incontrato. Poi sul finale è sceso sul 24 basso. Ci sono due valutazioni da fare: la prima riguarda il lavoro fatto con i nuovi aggiornamenti provati da lui per la prima volta in questo weekend che dovranno essere sfruttati al massimo per ottimizzare il setup, una volta analizzati i dati raccolti oggi, e la mappa di motore molto bassa.

Stint con medie

Stroll

Anche per il canadese il lavoro si è concentrato sulle medie. Alla fine il passo è stato molto simile a quello di Vettel, anche se Stroll è partito più piano per poi scendere sul 24 basso, ma risultando di pochi decimi più lento al suo compagno in alcuni giri.

Stint con medie

Conclusioni

La Ferrari sembra essere messa molto bene, anche più veloce della McLaren, ma occhio: vedendo un po’ i tempi, anche quelli del giro secco, ho l’impressione che i motorizzati Mercedes (McLaren ed Aston Martin) erano molto bassi di motore, come spesso accade il venerdì. Infatti nella simulazione qualifica i 4 piloti dei due team inglesi hanno fatto registrare gli stessi parziali, staccati di pochi decimi uno con l’altro, con il quartetto guidato da Seb Vettel unico a scendere sul 18.9. Stessa storia sul passo soprattutto confrontando quelli di Ricciardo, lo stesso Vettel e Stroll. Anche perché è poco credibile che tra McLaren e Ferrari ci siano 7 decimi!

Parlando dell’Aston Martin, come detto in precedenza, bisogna tener conto anche del lavoro di comprensione suoi nuovi aggiornamenti, testati per la prima volta anche dal pilota di Heppenheim, il quale è sembrato finalmente quasi totalmente a suo agio con la sua Honey Ryder, tanto da essere più veloce di Stroll per tutta la giornata. Si ha avuto la sensazione che la macchina abbia fatto uno step avanti. Vedremo sei i tecnici inglesi riusciranno ad ottimizzare il tutto e riuscire a fare risultato anche in gara, visto che in qualifica in queste prime 3 gare alla fine se la sono cavata sempre in qualche modo.

Chi invece era attesa alla riconferma, dopo l’exploit del Portogallo, era l’Alpine. E sono arrivate puntualmente ed in modo netto, sia dal giro di qualifica, che da quello del passo gara dove soprattutto Alonso ha fatto vedere cose importanti. Forse oggi è passata un po’ in sordina la prestazione dell’AlphaTauri, attesa dal riscatto dopo le difficoltà nell’Algarve, ma il passo mostrato da Gasly, ma anche da Tsunoda, fanno capire come la scuderia di Faenza voglia ritornare subito e prepotentemente davanti. Oltre che iniziare a raccogliere finalmente i frutti del duro lavoro.

Da quello che si è visto oggi pomeriggio, si può affermare che tutti e 5 i team sono abbastanza vicini, e basta poco per modificare le gerarchie che vedono in prima linea Ferrari e McLaren ed AlphaTauri ed Alpine come mine vaganti. Al momento leggermente più staccata l’Aston Martin. Su una pista dove superare è difficile, la qualifica sarà fondamentale, perché da lì si apriranno diversi scenari per le strategie, senza dimenticare che il Montmelò è molto esigente con le coperture e quindi la gestione gomme sarà fondamentale. Sono sicuro che ci attendono due giorni di fuoco, sia per il caldo atteso e sia per la situazione che si è delineata in vista della qualifica e della gara.

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