Dal quartiere generale del McLaren Technology Center, il team di Woking ha svelato la MCL60. L’arma adibita a riportare la Papaya alle spalle dei top team. Presente al gran completo tutto il board, con Zak Brown, Lando Norris, Oscar Piastri ed il Team Principal Andrea Stella. Prendendo il posto, in inverno, di Andreas Seidl partito in direzione Alfa Romeo. Il tedesco è andato a ricoprire la carica di amministratore delegato, per gestire la transizione verso Audi.
Il 2022 è stato un anno abbastanza complicato ed a tratti deludente per la McLaren. Iniziato subito in salita ai secondi test in Bahrain, per un problema al raffreddamento dei freni. Minandone la preparazione in vista della prima parte di stagione. Difatti nel primo GP, la MCL36 era la peggiore del lotto.
Ma i tecnici guidati da James Key, si sono subito rimboccati le maniche per risolvere il problema. Successivamente è partito il loro piano di sviluppo. Piano piano, il team di Woking ha iniziato a risollevarsi e scalare posizioni in classifica. Ingaggiando una lotta serrata con l’Alpine. Tenuta in vita soprattutto per i problemi d’affidabilità di quest’ultima, ma alla fine persa chiudendo al 5° posto nel costruttori.
La massima gioia stagionale, è arrivata ad Imola per la terza posizione di Norris. Unico pilota non top team riuscito nell’impresa di salire sul podio.
La MCL36 si vota alle pance spioventi
L’indirizzo di sviluppo, preso dalla McLaren, è stato chiaro fin dal primo pacchetto d’aggiornamenti portato al Montmeló. Passare alla filosofia delle pance spioventi, in stile Red Bull. Con cui condivideva lo stesso sistema sospensivo, sia anteriormente che posteriormente. James Key, alla presentazione 2022, aveva dichiarato che si erano lasciati aperti varie possibilità, nel caso in cui ci fosse stato bisogno di seguire un’altra strada. Questo ha permesso di cambiare concetto in corsa, anche abbastanza velocemente.
Norris, nonostante le ottime prestazioni a differenza di quelle pessime di Ricciardo, si è sempre lamentato di non adorare particolarmente quella vettura. Specialmente per il suo comportamento. Per questo, aggiornamento dopo aggiornamento, si è cercato di fare avere un feedback più sincero per i conducenti. Oltre ad assomigliare sempre più alla Red Bull.
In Ungheria, è arrivato il pacchetto che ha portato la monoposto Papaya a convertirsi, in maniera definitiva, alle pance spioventi. Lì è stato aggiunto anche uno scavo, come aveva fatto precedentemente già l’Alpine, in stile Ferrari. Il tutto è stato ulteriormente affinato, con un importante aggiornamento arrivato a Singapore.

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Con la MCL60, la pancia diventa completamente identica alla RB18
La pancia era ormai simile, ma non identica a quella della RB18. Questo stadio è stato raggiunto con la presentazione della nuova MCL60. Ora la pancia è completamente uguale ed identica a quella della vettura campione del mondo. Sia per la bocca dei radiatori e sia per il gran canale ricavato sotto di essa, oltre a quello presente sulla pancia stessa. Portando a compimento una metamorfosi iniziata un anno fa.
Non solo la pancia ha subito modiche, ma anche il bargeboard. In questo caso, ci si è ispirati a quello introdotto dalla Ferrari in Francia, anche se più corto. Inoltre, ora è presente anche lo scalino sopra all’ingresso dei canali Venturi. Altra concetto ripreso dalla Red Bull.
Ulteriori novità, rispetto all’ultima gara di Abu Dhabi, al momento, non se ne scorgono. Ma per verificare questo, bisognerà aspettare che la macchina tocchi realmente l’asfalto. La missione del team di Woking è presto detta: ritornare al quarto posto, lasciato la scorsa stagione nelle mani di Alpine.




