Chi si aspettava che la Mercedes abbandonasse la sua filosofia a “zero pod”, per sposare quella Red Bull a pance spioventi, sarà rimasto deluso. Ma del resto, nelle dichiarazioni esternate negli ultimi mesi da Mike Elliott (direttore tecnico) e Toto Wolf, era abbastanza lampante di come la W14 sarebbe rimasta fedele al concetto della sua progenitrice.
Una volta ritarati gli strumenti di simulazione, ed eliminato in gran parte il porpoising, la W13 aveva iniziato ad esprimere il suo potenziale sul finire di stagione. Questo è avvenuto in concomitanza con l’ultimo pacchetto di aggiornamenti, portato ad Austin.
Ciò che colpisce immediatamente, è il cambio della livrea. Un ritorno al nero, non per portare avanti la campagna di sensibilizzazione su temi sociali, ma bensì per risparmiare peso. Quello di mantenere il carbonio a vista, sta diventando una tendenza dalla passata stagione. Per compensare l’eccessivo aumento della massa, a cui le monoposto di Formula 1 stanno andando incontro negli ultimi anni.
La nuova ala anteriore sposa un concetto abbandonato
Ma il cambiamento non si è limitato esclusivamente al colore. Anzi, sono state diverse le implementazioni innovative introdotte. Prendendo spunto da diverse soluzioni che si sono viste nella passata stagione. Partendo dall’avantreno, è curiosa la scelta di optare per una soluzione abbandonata dal resto della griglia. Infatti è stato deciso di sollevare il mainplain nella parte centrale, andando a ricalcare quanto fatto da Aston Martin ed AlphaTauri nel 2022. Il tutto, per cercare di portare quanta più aria possibile verso i canali Venturi.
È stato riprofilato il muso ai lati, rendendolo ancora più piccolo e stretto rispetto ad un anno fa. Per quanto riguarda l’attaccatura, è rimasta sul profilo principale dell’ala. Con questa modifica, il tentativo, da parte del team di Brackley, è di ridurre il drag. Nel tentativo di eliminare una delle grandi pecche della W13.
Per i flap che compongono l’ala, i tecnici diretti da Mike Elliott si sono ispirati alla F1-75. Ma a differenza della Ferrari 2022, questi presentano una corda maggiorata nell’elemento finale. In grado, quindi, di esprimere maggior deportanza, per contrastare la natura sottosterzante delle monoposto ad effetto suolo. Fenomeno accentuato anche a causa delle mescole portate dalla Pirelli nello scorso campionato.




Mercedes non molla le “zero pod”, ma anzi rilancia
Passiamo ora al pezzo forte dello sviluppo portato avanti a Brackley. E stiamo parlando dell’estremizzazione del concetto “zero pod”. Grazie alle bocche dei radiatori maggiorate, e di forma rettangolare, è stato possibile rastremare le fiancate ed alzarle. Aumentando, così, la superficie disponibile su cui incanalare il flusso sul fondo ed ottenere maggior deportanza. Difatti, l’attacco della pancia nella parte iniziale, adesso non avviene più sul marciapiede. Ma bensì molto più all’interno.
Allo stesso tempo, grazie al nuovo shape delle prese d’aria, è stato ottenuto uno scivolo sulla pancia. In grado di far convogliare i flussi verso il diffusore. La Mercedes non solo non ha abiurato la sua filosofia, ma ha anche rilanciato andandola a sviluppare ulteriormente. Per quanto riguarda il cofano motore, è stato ripreso il concetto della Red Bull. Scavando due canali direttamente dietro la testa del pilota, adibiti a portare il flusso alla beam wing. Con lo scopo di migliorarne l’efficienza.
Tutte queste modifiche, sono state possibili grazie al diverso posizionamento delle masse radianti ed all’adozione di un nuovo telaio alleggerito. Il quale andrà a curare un altro dei mali del precedente progetto, cioè l’eccessivo sovrappeso.
Il fondo, insieme al bargeboard, al momento sono rimasti quelli di fine stagione. La nuova specifica introdotta negli States, ha permesso di compiere un notevole salto in avanti. Tanto da permettere di tornare alla vittoria in Brasile. Ma su questo fronte, c’è sicuramente da aspettarsi delle novità durante le tre giornate di test in Bahrain.


Riprogettata la sospensione posteriore
Infine, per quanto riguarda la sospensione posteriore, dovrebbe essere stata completamente rivista la disposizione dei vari elementi che la compongono. Migliorando lo smorzamento ai vari avvallamenti presenti nel terreno, diminuendo così il bottoming. Fenomeno che si presenta quando il telaio tocca l’asfalto o nel caso in cui le molle sono troppo rigide. Ma al momento, non sono disponibili immagini chiarificatrici sul retrotreno.
La Mercedes cerca di riscattare la pessima annata 2022, in cui solo Russell è riuscito a vincere. Dopo 8 anni di trionfi, ha dovuto cedere lo scettro del campionato costruttori al team di Milton Keynes. Per tornare al vertice, ha dimostrato fedeltà al suo concetto e di crederci ancora. Vedremo se questa scelta si rivelerà azzeccata, oppure la filosofia zero pod sarà da bocciare definitivamente.








