Nel pomeriggio di ieri il Consiglio Mondiale FIA, oltre ad aver annunciato le nuove modifiche tecniche in materia di porpoising e sulla nuova omologazione per i roll-bar, ha ufficializzato anche il nuovo corso in cui entrerà l’era turbo-ibrida a partire dal 2026.
Era un annuncio atteso da tanti, specie dal gruppo Volkswagen. L’AD dell’azienda tedesca ha dichiarato più volte, nel corso degli ultimi mesi, di voler entrare in F1 con Porsche ed Audi. A patto che la stesura dei nuovi regolamenti sui propulsori venisse resa pubblica.
Dopo anni di incontri e discussioni, pur con diversi mesi di ritardo, questo passaggio è stato completato. Infatti in un primo momento l’approvazione doveva avvenire nella prima parte del 2022. Ma le discussioni si sono protratte a lungo, a causa dei vantaggi che spettano ai nuovi arrivati (in termini di budget cup e test ai banchi) e sui materiali da utilizzare.
Nei prossimi giorni, a questo punto, è atteso l’annuncio della partnership tra Porsche e Red Bull. L’azienda con sede a Stoccarda, dovrebbe rilevare la Red Bull Powertrains, oltre ad una percentuale del team di Milton Keynes. Per quanto riguarda Audi, le trattative sono ancora in corso. Ma la candidata numero ad essere rilevata dal marchio di Ingolstadt sarebbe la Sauber, che andrebbe a chiudere la collaborazione con l’Alfa Romeo dal 2026.
I quattro punti alla base della prossima generazione di PU
Nell’approvare i nuovi regolamenti per le Power Unit, sono stati stilati 4 punti fermi:
- Mantenere lo spettacolo
- Sostenibilità ambientale
- Sostenibilità economica
- Attrarre nuovi costruttori
Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, ha dichiarato: “La FIA continua a spingere in avanti l’innovazione e la sostenibilità – in tutto il nostro portafoglio di sport motoristici – i regolamenti sulle power unit di Formula 1 del 2026 sono l’esempio più di alto profilo di questa missione.
“L’introduzione di una tecnologia PU avanzata insieme a carburanti sintetici sostenibili si allinea con il nostro obiettivo di offrire benefici agli utenti delle auto stradali e raggiungere il nostro obiettivo di zero emissioni nette di carbonio entro il 2030. La Formula 1 sta attualmente godendo di un’immensa crescita e siamo fiduciosi che questi regolamenti si baseranno sull’entusiasmo che i nostri cambiamenti del 2022 hanno prodotto.
“Voglio ringraziare tutta la direzione della FIA e lo staff tecnico coinvolto in questo processo per la loro diligenza e impegno nel lavorare insieme a tutti i nostri stakeholder di Formula 1 per raggiungere questo obiettivo. Voglio anche ringraziare i nostri membri del Consiglio Mondiale per la loro considerazione e approvazione di questi regolamenti”.
Stesso motore endotermico, nuovo carburante, potenziata la parte ibrida
Per garantire che i quattro punti venissero soddisfatti, e lo spettacolo rimanesse di livello, è stato deciso di rimanere con un motore endotermico V6 a 90° da 1600 cc di cilindrata. Ma la prima rivoluzione sarà nel carburante adottato. Infatti dal 2026 si passerà ad un biocarburante 100% sostenibile e sintetico, che avrà le stesse caratteristiche di quello della produzione di serie. Così da permettere un passaggio di know-how dalla F1 alle vetture stradali, senza particolari correttivi.
La FIA darà più margini di sviluppo sulla composizione del biocarburante. Questa porterà al cambiamento dei parametri del flussometro, che passeranno dal controllare la massa del carburante (attualmente non si possono superare i 100 kg/h sopra i 10500 giri) all’energia.
L’altra grande novità , sarà l’abolizione della MGU-H. Il motogeneratore che sfruttava i gas di scarico provenienti dal turbo, non ha mai trovato un’utilità sulla produzione di serie. Oltre ad essere costoso da sviluppare. Per queste ragioni, e per agevolare i nuovi costruttori, è stato deciso di toglierlo.
Ma per mantenere la stessa potenza elettrica ed i circa 1000 CV di potenza, è stato deciso di potenziare la MGU-K. La quale non avrà più limiti, a dispetto dei soli 4 MJ che può produrre con l’attuale regolamento. Infatti con la nuova PU, la parte elettrica svilupperà il 50% della potenza. Pari a 350 KW, equivalenti a circa 476 CV.
Numero di componenti ed ore ai banchi
Per il primo anno, considerando che si parla di progetti nuovi, sono stati decisi di utilizzare 4 motori endotermici/turbo/scarichi e 3 batterie/MGU-K. Mentre dal 2027, le componenti saranno ridotte di un’unità . Per quanto riguarda i test ai banchi per sviluppare i nuovi motori, le ore a disposizione variano in base a se si parla di motore endotermico o parte ibrida.
Operazioni ore / anno | 2022 | 2023-24-25 | 2026 | 2027 | 2028 | 2029 | 2030 |
2026 PU limiti – ICE | 300 | 5400 (sui 3 anni) | 700 | 400 | 400 | 400 | 400 |
2026 PU limiti – ERS | 200 | 3400 (sui 3 anni) | 500 | 400 | 400 | 400 | 400 |
Inoltre è stato concordato quante volte è possibile effettuare un determinato test durante l’anno. Il tutto per diminuire le spese dei costruttori.
- Dinamometri monocilindrici: 3
- Dinamometri per Power Unit 3
- Dinamometro Power Train: 1
- Dinamometro per auto completa: 1
- Banchi prova ERS: 2
In arrivo il budget cup anche per i motori
Uno dei quattro punti cardine dei nuovi regolamenti dei motori, è quello della sostenibilità economica. Per questo, dal 1° gennaio del 2023, entrerà in vigore il budget cup anche per i propulsori. Considerando che il congelamento su questo fronte è iniziato dalla prima gara del 2022 (la parte ibrida verrà congelata dal 1° settembre), per il periodo 2022-2025 il tetto sarà di 95 milioni di dollari. A partire dal 2026, il budget aumenterà fino ad arrivare a 130 milioni di dollari.
Così come per il budget cup introdotto in questa stagione, bisognerà tenere conto se lo sforamento è inferiore o maggiore/uguale al 5%. Nel primo caso, sarà prevista solamente una multa. Mentre nel secondo, oltre ad una sanzione pecuniaria, ci potrà essere una decurtazione sui punti del campionato al team ed ai piloti. Stessa sanzione se non viene presentato il bilancio alla commissione della FIA, entro i termini stabiliti.
In ottica della salvaguardia dei costi, sono stati definiti attentamente i campi di sviluppo (come la combustione del carburante) e dove non è possibile farlo. Definendo dei parametri e volumi ben precisi dell’intera PU. Oltre alla prosecuzione della standardizzazione di alcune componenti, come gli iniettori, le bobine di accensione ed i sensori di coppia, temperatura e pressione.